04 settembre 2023 – ore 21.15 – Teatro Piermarini

Fratto/grafie di un Cam(m)ino – Compagnia degli Istanti/Simona Bucci

di e con Luca Campanella

Lo spettacolo trae spunto da alcuni termini utilizzati in speleologia:

La Frattografia è l’analisi delle superfici di rottura di una roccia. Permette di determinare il modo in cui si è formata una crepa, con che velocità si propaga e quali forme originerà.

“Pulire il camino” indica l’arrampicarsi con mani, piedi e schiena attraverso un’apertura lunga e stretta che, dalla volta di una grotta, sale verso altri spazi.

Le fratture della vita a volte ci precipitano in fondo ad un abisso.

L’ esistenza porta la scelta tra arrendersi, giacendo chiusi in un anfratto dell’anima, o inerpicarsi verso luoghi incerti.

L’inazione, a fronte di solitudine e sofferenza sorda, restituisce il conforto del conosciuto; la risalita, lungo un percorso angusto e impervio, promette ferite ed escoriazioni, ma anche speranza di cambiamento.

L’ascesa è un atto di fede nel proprio cammino in cui, alla fine, le cicatrici del corpo saranno le saldature visibili delle crepe dello spirito.

La luce interrompe l’alba – Compagnia E-motion

La luce interrompe l’alba | Indagine sull’invisibilità

Come l’invisibile della vita quotidiana, durante una situazione di chiusura o isolamento forzato, possa diventare visibile, tattile, venire alla superficie.

L’attenzione cade sul Invisibile e silenzioso nello stesso momento. L’apparentemente assente. Un’indagine su come quell’invisibile possa tornare in superficie assumendo un’altra forma. Altro colore, altro suono. Un’altra verità.

Creazione e performance e video in scena: Gisela Fantacuzzi
Composizione sonora: Irida Gjergji
Produzione: Compagnia Gruppo E-Motion con il contributo di MIBACT, Regione Abruzzo.
Residenze Compagnia Classe Mista Sulmona, Festival Face Off.

BAGAGLI DI VITE (Primo Studio) – Compagnia CON.COR.DA-Impresa sociale

di e con Leila Ghiabbi,

Tanti bagagli accatastati insieme con forme, dimensioni, pesi diversi. A chi appartengono? Ognuna di queste valigie ha una targhetta con scritto il nome di un proprietario, l’immaginazione galoppa e impersonifica la vita di ognuno di questi. Un deposito bagagli, luogo di incontro e scontro di diverse identità rappresentate da valigie, si trasforma nell’occasione per un viaggio verso un mondo dove riscoprire le sensazioni che provoca l’immaginazione quando si proietta in altri corpi, in altre vite. un mondo dove i pensieri, le parole, i gesti, sono liberi ed hanno coraggio di esistere e prendere forma senza paura ne giudizio.